CARTA 2000

Margherita HACK (astrofisica), l'on. Chiara ACCIARINI (VITA ANIMALE), Grazia FRANCESCATO (Verdi), Lea MASSARI, Licia COLO', Gianni IPPOLITI, Carlo CONSIGLIO, Walter CAPORALE (Animalisti Italiani PETA), Marco FRANCONE (consigliere direttivo LAV), Marco STELLINI (presid. AVI), Fabrizia PRATESI (Comitato Scientifico Antivivisezionista), Franco MANCO (Movimento dell'Amore Universale), Giovanni PERONCINI (presid. LIDA), Mauro DAMIANI (presid. Assoc. Scienza della salute), Marinella CORREGGIA (giornalista e responsabile CTM-Altro Mercato), Pasquale CASCIELLO (resp. LIDA S. Giorgio del Sannio), Margherita MAGNAGUAGNO (VITA ANIMALE, prov. di Milano), Eleonora DE LILLIS (sito Internet di VITA ANIMALE), Maria Teresa MARESCA (SUM, Stati Uniti del Mondo) hanno sottoscritto la CARTA 2000, documento presentato dalla rivista bimestrale "l'animalista".

"Noi, animali umani, – recita la premessa – ritenendo che la nostra specie non sia al centro dell'universo, né tantomeno proprietaria del mondo, in nome della giustizia interspecifica, approviamo il seguente DOCUMENTO".

In questa CARTA 2000, che è una rielaborazione più precisa e chiara della Carta del 1978 per i diritti degli animali, i firmatari condannano ogni tipo di tortura e uccisione di animali sia per fini alimentari che di ricerca e per qualsiasi altro motivo, affermando anche per i non umani il diritto alla vita, alla libertà, alla dignità.

Questa CARTA 2000 vuole essere una PROVOCAZIONE nei confronti dei persistenti pregiudizi culturali che, in nome della superiorità della specie umana, consentono ogni tipo di crudeltà e di sfruttamento sui più deboli.
Vegetalismo, riduzione dei consumi e dell'energia, ricerca rispettosa degli esseri viventi, coesistenza e giustizia sono i progetti degli animalisti per il prossimo 2000.


CARTA 2000

Premesso che
• La vita è una, tutti gli esseri viventi hanno una comune origine che, nel corso dell'evoluzione, si è diversificata;
• Tutti gli esseri viventi sono soggetti interdipendenti, coesistenti e autorganizzati nell'equilibrio naturale;
• Ogni individuo è portatore di diritti naturali alla vita, alla libertà, alla dignità.
• Noi, animali umani, ritenendo che la nostra specie non sia al centro dell'universo, né tantomeno proprietaria del mondo, in nome della giustizia interspecifica, approviamo il seguente

DOCUMENTO
che ci impegnamo a rispettare e a far conoscere.

Art. 1
Tutti gli animali hanno eguali diritti all'esistenza nell'ambito dell'equilibrio biologico,
nella diversità di specie e individui.

.Art 2
Ogni animale ha diritto al rispetto.

Art. 3
Ogni animale ha diritto
• a non essere sottoposto a sofferenza, crudeltà, maltrattamenti per nessun motivo o fine;
• a non essere ucciso se non per legittima urgente difesa;
• a non essere posseduto, né commerciato, né usato, né detenuto, né reso schiavo per nessun fine;
• a non essere allevato, trasportato, commerciato, ucciso per l'utilità dell'uomo;
• a non essere oggetto di sperimentazione scientifica, medica, didattica, commerciale, industriale, bellica;
• a non essere usato e/o ucciso per divertimento, sport, spettacoli, feste, manifestazioni e riti religiosi o popolari di alcun genere.

Art. 4
Ogni animale definito selvatico o semiselvatico ha diritto a vivere in libertà
e a riprodursi nel proprio habitat.

Art. 5
L'uccisione di un animale è un biocidio cioè un crimine contro la vita.

Art. 6
L'uccisione di un gran numero di animali è un genocidio cioè un crimine contro la specie. L'inquinamento e la distruzione dell'ambiente portano al genocidio.

Art. 7
I diritti degli animali e la loro tutela devono essere riconosciuti
legalmente dalla comunità degli umani.

[Laura Girardello, direttore editoriale de "l'animalista", Settembre 1999]


Homo...
Questi 6 miliardi di Homo sapiens tanto pericolosi per l'equilibrio vitale del pianeta sono solo l'1.01% di tutte le forme di vita. Eppure non solo dominano il mondo vegetale e animale, ma creano danni irreversibili per tutti.
Ma nemmeno tra la "specie padrona" esiste un giusto benessere: 600 milioni di umani sono ipernutriti, mentre 840 milioni sono malnutriti. Per dare acqua potabile a 1,2 miliardi di persone servirebbero 9 miliardi di dollari, mentre la spesa annuale per i cosmetici è di 8 miliardi di dollari.
Servirebbero 13 miliardi di dollari per vincere fame e malattie mentre nella sola Europa per sigarette e alcoolici si spendono 150 miliardi di dollari e 400 miliardi di dollari per la droga nel mondo. Sono dati pubblicati dal World Watch Institute e tradotto nel Rapporto STATE OF THE WORLD 99 a cura di Gianfranco Bologna dalle Edizioni Ambiente.
Le ricchezze di pochi contro il malessere di molti.
Proporre, nell'ambito di un progetto globale per il rispetto del mondo, anche il rispetto di quel 2,5% che è il mondo animale contribuisce a sanare gli squilibri prodotti fino ad oggi.
Eliminare le prevaricazioni, gli sfruttamenti, le uccisioni degli animali umani e non umani significa compiere una rivoluzione etico-ecologica.
oltre il 2000
Sono passati più di vent'anni da quando all'UNESCO è stata presentata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale dalla Lega Internazionale dei Diritti dell'Animale, molti testi sono stati scritti sulla liberazione animale, molte associazioni sono nate, il movimento animalista è cresciuto, la cultura biocentrica si sta diffondendo tra i giovani. Leggi di tutela animale sono state promulgate, ma molti problemi gravi sono irrisolti: randagismo, vivisezione, allevamenti e mattazione, caccia, eccetera.
Il conflitto fra i diritti naturali degli animali e gli interessi economici è molto forte. La nuova etica trova una barriera nei vecchi pregiudizi e nelle vecchie tradizioni.
Ciononostante, per il nuovo millennio, abbiamo ritenuto opportuno rielaborare il documento del '78 e renderlo più preciso e specifico per un futuro in cui ogni essere vivente sarà rispettato e la società sarà organizzata in modo da non produrre sofferenza né morte per i più deboli.
Equa e corretta gestione delle risorse, semplificazione e riduzione dei consumi e dell'energia, vegetalismo globale che elimini la fame umana e la sofferenza animale, conoscenza di tipo intuitivo-analogico, rispettosa della vita e della morte, coesistenza tra tutti gli esseri viventi è il fine a cui tende questo documento.

Laura Girardello