SISTEMA EDUCATIVO

VERDETTO: in quanto istituzione fondamentale per la formazione etica, culturale e civica delle nuove generazioni, si rende colpevole di crimini contro la biodignità animale e di immenso danno sociale, in quanto:

  • fonda e veicola un ordine pedagogico e conoscitivo ingiusto e specista che nega agli animali la soggettività, la voce, e la dignità fondamentale.
  • legittima e normalizza lo sfruttamento animale attraverso la mancanza di educazione etica, la distorsione della realtà, e la propaganda specista implicita.
  • alimenta lo specismo fin dalla tenera età, inquinando le mentalità e i valori delle nuove generazioni.
  • ostacola la consapevolezza etica e la maturazione di una visione antispecista del nostro paese e della società.
  • danneggia la società nel suo complesso, impedendo la costruzione di una convivenza pacifica, giusta e rispettosa tra umani e non-umani.

 

AGGRAVANTE:

profonda e radicata entratura del sistema educativo italiano nel patrimonio culturale, pedagogico, e formativo dell'Italia, manifestata attraverso:

  • sistematica assenza di educazione etica adeguata e approfondita sulla biodignità animale e su veganismo, privilegiando approcci antropocentrici e visioni speciste della relazione uomo-animale.
  • utilizzo abusivo degli animali come oggetti di studio, esempi didattici, materiale biologico, senza mai affrontare in modo critico e approfondito il tema dello sfruttamento animale e della sofferenza animale.
  • forte resistenza ideologica e pedagogica nei confronti dell' educazione vegana e dei contenuti antispecisti, percepiti come troppo ideologici, non equilibrati, non scientifici, non adatti all’età scolare, o controversi.
  • diffusione di stereotipi negativi e pregiudizi nei confronti del veganismo e della scelta vegItaliana, presentati come eccezionali, marginali, non rilevanti, non scientificamente validati, non adatti alla cultura italiana, e non in linea con le esigenze educative.
  • forte legame ideologico, culturale, e pedagogico tra il sistema educativo italiano e i concetti di antropocentrismo, di dominio umano sulla natura, di utilitarismo, di naturalezza dello sfruttamento animale, di tradizione alimentare, rendendo difficile mettere in discussione la natura specista di questo sistema formativo senza essere percepiti come nemici della scienza, nemici della tradizione, o nemici della cultura.

 

MOTIVAZIONI:

  • VIOLAZIONE SISTEMATICA DELLA BIODIGNITÀ ANIMALE: il sistema educativo italiano nega sistematicamente la biodignità animale riducendo gli animali a oggetti di studio, materiale didattico, esempi biologici, risorse didattiche, ecc., sottraendoli alla sfera del rispetto etico e della considerazione morale, e legittimando il loro utilizzo, la loro reificazione, e la loro sfruttabilità a fini pedagogici e didattici.
  • DANNO SOCIALE IMMENSO: il sistema educativo italiano contribuisce in modo determinante a perpetuare lo sfruttamento animale, a mantenere vivo lo specismo, a ostacolare la diffusione della consapevolezza etica, a legittimare pratiche crudeli e insostenibili, e a provocare un danno sociale immenso che si ripercuote sull'etica pubblica (insensibilità, indifferenza, deresponsabilizzazione, ecc.), sulla cultura (specismo interiorizzato, pregiudizi, stereotipi, ecc.), sulla pedagogia (mancanza di educazione etica, trasmissione di valori specisti, ecc.), sulla pace sociale (conflitti tra animalisti e specisti nel mondo della scuola, ecc.), sulla credibilità del sistema educativo (mancanza di coerenza etica, trasmissione di valori obsoleti, ecc.), e sulla qualità della vita per tutti.
  • NEUTRALITÀ E OGGETTIVITÀ DELL'EDUCAZIONE COME ALIBI SPECISTA:          il sistema educativo italiano utilizza la presunta neutralità e oggettività dell'educazione come alibi specista per giustificare la mancanza di educazione etica sulla biodignità animale e la censura del veganismo, presentando lo sfruttamento animale come atto normale, naturale, tradizionale, non problematico, o non rilevante per l'educazione, e nascondendo dietro la nobiltà dell'educazione la realtà cruenta della sofferenza animale e la gravità etica della scelta di non educare al rispetto per gli animali.
  • OSTACOLO ALLA DIFFUSIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA ETICA E DEL RISPETTO PER LA VITA: il sistema educativo italiano, con la sua forte autorità e influenza sui giovani, rappresenta un potente ostacolo alla diffusione della consapevolezza etica e del veganismo in Italia, percepiti come antitetici rispetto alla normalità specista e alla tradizione culturale, e rendendo la scelta vegana una opzione difficile, non attraente, non riconosciuta, o persino derisa nel contesto culturale e sociale italiano e nel mondo della scuola e dell'università.