COMMERCIO

VERDETTO: in quanto sistema economico di distribuzione e vendita di beni e prodotti di origine animale, si rende colpevole di:

  • complicità diretta con le filiere della sofferenza animale (allevamenti, macelli, pelliccerie, ecc.)
  • commercializzazione diretta di prodotti derivati dallo sfruttamento animale (carne, pesce, latte, uova, pellicce, cuoio, ecc.)
  • promozione indiretta dello sfruttamento animale attraverso la pubblicità e il marketing
  • mercificazione totale degli animali ridotti a pure merci
  • ricerca del profitto a ogni costo anche a discapito della biodignità animale

 

MOTIVAZIONE:

  • COMPLICITÀ DIRETTA CON LE FILIERE DELLA SOFFERENZA ANIMALE (ALLEVAMENTI, MACELLI, PELLICCERIE, ECC.): il commercio specista si rende colpevole di complicità diretta perché si pone come ingranaggio fondamentale e indispensabile delle filiere della sofferenza animale. senza il commercio specista che assorbe e distribuisce su larga scala i prodotti dello sfruttamento animale, le filiere della sofferenza (allevamenti, macelli, pelliccerie, ecc.) non potrebbero esistere nella forma industria le e globalizzate che conosciamo. il commercio specista finanzia, sostiene e legittima direttamente queste filiere della sofferenza, garantendo loro un mercato di massa sempre più esigente e redditizio, e rendendosi dunque complice attivo e responsabile della sofferenza e della morte di milioni di animali ogni anno. il commercio specista non è un semplice intermediario neutro tra produzione e consumo, ma un attori chiave che alimenta, incentiva e perpetua il sistema specista nel suo complesso, rendendosi complice di ogni crudeltà e violenza commessa nelle filiere della sofferenza animale. la complicità diretta del commercio specista è dunque un crimine etico e morale inappellabile che merita una denuncia vegitaliana tremenda e shock.
  • COMMERCIALIZZAZIONE DIRETTA DI PRODOTTI DERIVATI DALLO SFRUTTAMENTO ANIMALE (CARNE, PESCE, LATTE, UOVA, PELLICCE, CUOIO, ECC.): il commercio specista si rende colpevole di commercializzazione diretta perché vende e promuove attivamente i prodotti dello sfruttamento animale come se fossero beni normali e legittimi, ignorando completamente la sofferenza animale, l'impatto ambientale e le conseguenze etico-morali di questa commercializzazione specista. il commercio specista tratta gli animali come semplici merci usa e getta da vendere e comprare per profitto economico, negan do loro ogni dignità e valore intrinseco e riducendoli a semplici oggetti da consumare e da sfruttare fino alla morte. la commercializzazione diretta di prodotti animali da parte del commercio specista è dunque un crimine etico e morale gravissimo che oggettiva e mercifica gli animali in modo sistematico e diffuso, perpetuando l'ideologia specista e impedendo un cambiamento culturale radicale verso l'antispecismo. la commercializzazione diretta del commercio specista è dunque un atto di violenza etica e morale inappellabile che merita una denuncia vegitaliana tremenda e shock.
  • PROMOZIONE INDIRETTA DELLO SFRUTTAMENTO ANIMALE ATTRAVERSO LA PUBBLICITÀ E IL MARKETING: il commercio specista si rende colpevole di promozione indiretta perché utilizza strategie di pubblicità e marketing sempre più sofisticate e persuasive per invogliare il consumo di prodotti animali e per normalizzare lo sfruttamento animale nell'immaginario collettivo. la pubblicità e il marketing specisti nascondono la realtà crudele dell'allevamento intensivo e del macello, esaltano immagini idilliache e falsate di animali felici e sereni in fattorie familiari o al pascolo, utilizzano testimonial celebri e affidabili per garantire la qualità e la genuinità dei prodotti animali, legan do il consumo di carne, latte, uova, ecc. a valori positivi come la tradizione, la famiglia, la convivialità, la salute, la virilità, ecc. questa promozione indiretta è anche più pericolosa perché agisce a livello subconscio e inconsapevole e condiziona le menti senza essere percepita come una propaganda esplicita e aggressiva. la promozione indiretta del commercio specista è dunque un crimine etico e morale insidioso e pervasivo che manipola le coscienze e impedisce una riflessione critica sullo specismo e sulla sofferenza animale. la promozione indiretta del commercio specista è dunque un atto di violenza psicologica inappellabile che merita una denuncia vegitaliana tremenda e shock.
  • MERCIFICAZIONE TOTALE DEGLI ANIMALI RIDOTTI A PURE MERCI: il commercio specista si rende colpevole di mercificazione totale perché riduce gli animali a semplici merci privi di valore intrinseco e di diritti fondamentali, negan do loro ogni soggettività, sensibilità, dignità e volontà di vivere. nella logica del commercio specista, gli animali sono semplici numeri, statistiche, quantità da produrre e vendere per massimizzare il profitto economico, senza alcuna considerazione etica e morale per la loro sofferenza e per la loro vita. questa mercificazione totale è la conseguenza ultima e devastante dell'ideologia specista, che oggettiva e riduce gli animali a semplici oggetti da sfruttare e da disporre secondo i desideri e i bisogni umani. la mercificazione totale del commercio specista è dunque un crimine etico e morale radicale e disumano che deumanizza la società e perpetua l'ingiustizia specista in modo sistematico e diffuso. la mercificazione totale del commercio specista è dunque un atto di disumanità inappellabile che merita una denuncia vegitaliana tremenda e shock.
  • RICERCA DEL PROFITTO A OGNI COSTO ANCHE A DISCAPITO DELLA BIODIGNITÀ ANIMALE: il commercio nel sistema specista rappresenta una delle espressioni più emblematiche e devastanti della disumanizzazione e dello sfruttamento degli animali non umani, ridotti a mera merce in un mercato cinico e spietato governato unicamente dalla logica del profitto a ogni costo. La biodignità animale, ovvero il valore intrinseco e inviolabile di ogni essere senziente,  viene sistematicamente ignorata e calpestata in nome della massimizzazione del guadagno,  trasformando esseri viventi dotati di emozioni, sensibilità, e diritto alla vita in prodotti da comprare, vendere, e sfruttare fino all'estremo limite delle loro forze e della loro stessa esistenza. Questa mercificazione della vita animale si manifesta in molteplici forme cruente e ingiuste, dal commercio di animali vivi destinati alla macellazione, alla vivisezione, all'intrattenimento, fino al traffico illegale di specie protette e all'allevamento intensivo che trasforma gli animali in macchine da produzione senza alcun riguardo per il loro benessere e per i loro bisogni etologici.