COMPLICITÀ ATTIVA E PASSIVA PER SISTEMI E SETTORI (NEL CONTESTO DELLO SPECISMO SISTEMICO)

INTRODUZIONE:

Nel contesto dello specismo sistemico, è fondamentale distinguere tra complicità attiva e complicità passiva per comprendere appieno le diverse forme di responsabilità e partecipazione al sistema di sfruttamento animale. Questa distinzione non mira a giustificare o minimizzare alcuna forma di complicità, ma piuttosto a chiarire le diverse modalità con cui individui, gruppi, e settori sociali contribuiscono, consapevolmente o inconsapevolmente, alla perpetuazione dello specismo. Questa chiarezza è essenziale per un' analisi etica approfondita e per azioni efficaci di contrasto allo specismo sistemico.

  1. COMPLICITÀ ATTIVA:

La complicità attiva nello specismo sistemico si riferisce al coinvolgimento diretto, consapevole, e volontario in azioni, pratiche, e sistemi che sfruttano, maltrattano, e uccidono gli animali non umani. La complicità attiva implica una responsabilità etica maggiore in quanto denota una adesione esplicita e consapevole ai valori e alle pratiche speciste.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA COMPLICITÀ ATTIVA NELLO SPECISMO SISTEMICO:

  • AZIONE DIRETTA: La complicità attiva si manifesta attraverso azioni concrete che contribuiscono direttamente allo sfruttamento animale. Queste azioni possono includere:
    • Partecipazione diretta a pratiche cruente e violente:  come la macellazione, la vivisezione, la caccia, l'allevamento intensivo, i combattimenti tra animali, ecc.
    • Promozione attiva dello specismo: Attraverso la diffusione di propaganda specista, la difesa ideologica dello sfruttamento animale, la partecipazione a eventi specisti, l'incitamento all'odio e alla violenza contro gli animalisti, ecc.
    • Sostegno economico a industrie speciste: Attraverso investimenti, finanziamenti, sponsorizzazioni, o acquisti consapevoli di prodotti e servizi derivati dallo sfruttamento animale.
  • CONSAPEVOLEZZA ETICA: La complicità attiva implica una piena o parziale consapevolezza della sofferenza inflitta agli animali e dell'ingiustizia dello specismo, ma nonostante questa consapevolezza, l'agente sceglie volontariamente di perpetuare il proprio coinvolgimento nel sistema specista, spesso per motivi economici, ideologici, culturali, o per convenienza personale.
  • VOLONTARIETÀ E SCELTA: La complicità attiva è caratterizzata dalla volontarietà e dalla libertà di scelta dell'agente di aderire e partecipare attivamente al sistema specista. Pur riconoscendo le pressioni sociali e culturali che possono influenzare le scelte individuali, la complicità attiva implica una decisione personale e responsabile di sostenere e promuovere lo specismo.

ESEMPI DI COMPLICITÀ ATTIVA NEI SETTORI :

  • SETTORE ALIMENTARE (ALLEVAMENTI, MACELLI, PESCA, ECC.): Lavoratori che partecipano direttamente all'uccisione e alla lavorazione degli animali con piena consapevolezza della sofferenza inflitta. Dirigenti aziendali che promuovono attivamente lo sfruttamento animale per massimizzare il profitto. Proprietari di allevamenti intensivi che infliggono sistematicamente crudeltà agli animali.
  • SETTORE DELLA VIVISEZIONE: Vivisettori che praticano esperimenti dolorosi e letali sugli animali con piena consapevolezza della sofferenza inflitta. Finanziatori della ricerca specista che sostengono attivamente la vivisezione. Dirigenti universitari che promuovono la vivisezione come pratica scientifica necessaria.
  • SETTORE DELL'INTRATTENIMENTO  (CIRCHI CON ANIMALI, ACQUARI, ZOO, ECC.): Addestratori che maltrattano gli animali per addestrarli a esibirsi. Organizzatori di spettacoli specisti che sfruttano gli animali per il divertimento del pubblico. Proprietari di strutture speciste che mantengono gli animali in condizioni di cattività e sofferenza.
  • SETTORE DELLA MODA E DELL'ABBIGLIAMENTO (PELLICCE, CUOIO, LANA, SETA, ECC.): Lavoratori che partecipano all'uccisione di animali per ricavare pellicce o cuoio. Designer di moda che promuovono l'uso di pellicce e cuoio come simboli di lusso e prestigio. Aziende di moda che sfruttano attivamente gli animali per la produzione di capi di abbigliamento.
  • SETTORE DELLO SPORT (CORSE DI CAVALLI, RODEO, COMBATTIMENTI TRA ANIMALI, ECC.): Organizzatori di eventi sportivi specisti che sfruttano gli animali per il divertimento e lo spettacolo del pubblico. Allenatori che forzano gli animali a performance estreme e pericolose. Spettatori che partecipano attivamente a eventi specisti e che sostengono economicamente il sistema.
  1. COMPLICITÀ PASSIVA:

La complicità passiva nello specismo sistemico si riferisce al coinvolgimento indiretto, spesso inconsapevole, e involontario in azioni, pratiche, e sistemi che sfruttano, maltrattano, e uccidono gli animali non umani. La complicità passiva implica una responsabilità etica minore rispetto alla complicità attiva, ma non annulla completamente la responsabilità, in quanto denota una mancanza di azione e di opposizione allo specismo sistemico, che contribuisce comunque alla sua perpetuazione.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA COMPLICITÀ PASSIVA NELLO SPECISMO SISTEMICO:

  • INERZIA E OMISSIONE: La complicità passiva si manifesta attraverso l'inerzia, l'omissione, e la mancanza di azione di fronte allo specismo sistemico. Queste omissioni possono includere:
    • Consumo acritico di prodotti animali: Acquistare e consumare prodotti animali senza informarsi sulla loro origine, sulle pratiche di allevamento, sulla sofferenza animale, e sulle alternative vegetali.
    • Indifferenza di fronte allo specismo: Ignorare, banalizzare, o giustificare lo specismo e la sofferenza animale come normali, inevitabili, o irrilevanti.
    • Mancanza di azione politica e sociale: Non partecipare a movimenti animalisti, non firmare petizioni, non votare per leggi animaliste, non sostenere organizzazioni animaliste, non denunciare pratiche speciste, ecc.
    • Silenzio e non opposizione di fronte allo specismo: Non esprimere la propria opinione contraria allo specismo in pubblico o in privato, non contestare pratiche speciste, non educare gli altri sullo specismo, non promuovere alternative vegetali, ecc.
  • INCONSAPEVOLEZZA O CONSAPEVOLEZZA LIMITATA: La complicità passiva è spesso caratterizzata da una parziale o totale inconsapevolezza della realtà dello sfruttamento animale e dell'ingiustizia dello specismo. Molti individui non sono informati sulla sofferenza inflitta agli animali, sull'impatto ambientale del consumo di prodotti animali, e sulle alternative vegetali. Questa mancanza di informazione e consapevolezza attenua, ma non annulla, la responsabilità etica, in quanto denota comunque una mancanza di curiosità etica, di senso critico, e di volontà di informarsi e di agire.
  • CONDIZIONAMENTO SOCIALE E CULTURALE: La complicità passiva è spesso il risultato di un profondo condizionamento sociale e culturale specista che normalizza lo sfruttamento animale e che ostacola la diffusione della consapevolezza etica. Le abitudini di consumo speciste, le tradizioni culturali speciste, la pressione sociale specista, e la propaganda specista dei media e delle industrie speciste contribuiscono a mantenere gli individui in una condizione di passività e di acquiescenza di fronte allo specismo sistemico.

ESEMPI DI COMPLICITÀ PASSIVA NEI SETTORI:

  • CONSUMATORI (DI PRODOTTI ANIMALI): Consumatori che acquistano e consumano prodotti animali senza informarsi sulla loro origine e sulle conseguenze etiche e ambientali. Consumatori che ignorano o banalizzano la sofferenza animale e che non si informano sulle alternative vegetali. Consumatori che non partecipano attivamente a movimenti animalisti o a iniziative di sensibilizzazione sullo specismo.
  • LAVORATORI: Lavoratori che svolgono lavori specisti per necessità economica o per mancanza di alternative, senza porsi troppe domande etiche sulla natura del loro lavoro. Lavoratori che si limitano a obbedire agli ordini senza contestare pratiche speciste. Lavoratori che non si informano sulle alternative lavorative vegane e che non chiedono riqualificazione professionale.
  • MEDIA: Giornalisti e media che diffondono passivamente propaganda specista e che non danno spazio alle voci vegane. Media che ignorano o minimizzano la sofferenza animale e che non informano il pubblico sulle alternative etiche. Media che perpetuano stereotipi specisti e che ostacolano la diffusione della consapevolezza etica.
  • ISTITUZIONI (GOVERNI, POLITICA, SCUOLE, ECC. - SE SPECISTE): Politici e governi che non adottano politiche animaliste e che non contrastano attivamente lo specismo. Scuole e istituzioni educative che non educano al rispetto degli animali e alla cultura vegana. Istituzioni culturali e sociali che non promuovono valori antispecisti e che perpetuano modelli culturali specisti.
  • RELIGIONI: Leader religiosi che diffondono dottrine speciste e che legittimano lo sfruttamento animale attraverso interpretazioni distorte dei testi sacri. Comunità religiose che non promuovono l'etica animale e che non educano i fedeli al rispetto per tutte le creature viventi.
  1. INTERSEZIONI E SFUMATURE TRA COMPLICITÀ ATTIVA E PASSIVA:

È importante sottolineare che la distinzione tra complicità attiva e passiva non è sempre netta e rigida, ma presenta spesso intersezioni e sfumature. In molti casi, la complicità passiva può evolvere in complicità attiva, e viceversa. Inoltre, un individuo può essere attivamente complice in alcuni aspetti dello specismo sistemico, e passivamente complice in altri.

ESEMPI DI INTERSEZIONI E SFUMATURE:

  • Un consumatore che inizialmente consuma prodotti animali per abitudine e inconsapevolezza (complicità passiva), ma che, dopo aver acquisito informazioni sulla sofferenza animale, sceglie consapevolmente di continuare a consumarli per comodità o piacere (complicità attiva).
  • Un lavoratore in un settore specista che inizialmente svolge il proprio lavoro per necessità economica e mancanza di alternative (complicità passiva), ma che, nel tempo, interiorizza i valori specisti dell'azienda e diventa un promotore attivo dello sfruttamento animale (complicità attiva).
  • Un media che inizialmente diffonde passivamente propaganda specista per conformismo e mancanza di senso critico (complicità passiva), ma che, in seguito, sceglie consapevolmente di censurare le voci vegane e di attaccare attivamente il movimento animalista (complicità attiva).

CONCLUSIONE:

La distinzione tra complicità attiva e complicità passiva nello specismo sistemico è uno strumento analitico fondamentale per comprendere appieno la complessità e le sfumature della responsabilità etica e giuridica dei diversi attori sociali coinvolti nel sistema di sfruttamento animale.