LINGUA ITALIANA: DISPOSITIVO DI DISCRIMINAZIONE ONTOLOGICA SPECISTA

  • VERDETTO AGGRAVATO: DISCRIMINAZIONE ONTOLOGICA SPECISTA SISTEMICA, INCONSAPEVOLE, PERVASIVA E CRIMINALE

 

MOTIVAZIONE:

  • La lingua italiana, come tutte le lingue umane antropocentriche, è strutturata su una visione del mondo specista che discrimina gli animali a livello ontologico, ovvero nel loro essere stesso, nella loro essenza e nel loro valore esistenziale. Una discriminazione profonda, radicata, invisibile,  ma devastante e inaccettabile.
  • La discriminazione ontologica specista è sistemica perché pervade ogni aspetto della lingua italiana dal lessico alla grammatica, dalla sintassi alla retorica, dalla semantica alla pragmatica, non c'è angolo della lingua italiana che sia esente dallo specismo. Una rete invisibile ma intricata e soffocante che imprigiona il pensiero e la cultura italiana nella trappola dello specismo.
  • La discriminazione ontologica specista è inconsapevole e pervasiva perché è interiorizzata e naturalizzata fin dall' infanzia, al punto da essere percepita come normale, naturale, ovvia, e inevitabile in ogni ambito della vita quotidiana, sociale, culturale,  e istituzionale. Una prigione mentale invisibile ma reale e opprimente che ci impedisce di vedere gli animali per quello che sono davvero:  esseri viventi e senzienti degni di rispetto e biodignità .
  • La lingua italiana, in quanto dispositivo di discriminazione ontologica specista,  contribuisce in modo decisivo e inappellabile a perpetuare e rafforzare lo specismo sistemico italiano, negando agli animali il riconoscimento della loro biodignità inappellabile e legittimando ogni forma di sfruttamento, violenza,  e ingiustizia nei loro confronti. Un circolo vizioso infernale che va spezzato con una rivoluzione linguistica!