ISTITUZIONI RELIGIOSE ITALIANE (in particolare la CHIESA CATTOLICA)
VERDETTO: in quanto istituzioni morali e spirituali con un'enorme influenza sulla coscienza e sui valori di milioni di persone, si rendono colpevoli di crimini contro la biodignità animale e di gravissimo danno etico e sociale, in quanto:
- fondano e perpetuano una visione teologica e spirituale antropocentrica e specista che relega gli animali a creature inferiori prive di anima e di valore intrinseco.
- non condannano in modo chiaro e inequivocabile lo sfruttamento animale e i crimini contro la biodignità, avallando di fatto pratiche barbare e moralmente inaccettabili.
- non promuovono un'educazione religiosa e spirituale alla compassione e al rispetto per tutti gli esseri viventi, ostacolando la crescita di una coscienza etica universale.
- non accolgono e valorizzano le istanze del mondo animalista e antispecista, rimanendo sorde al grido di dolore degli animali e alle nuove sensibilità etiche emergenti.
- danneggiano la loro stessa credibilità morale e spirituale e allontanano milioni di persone, soprattutto giovani, dalla fede e dalla ricerca di senso.
MOTIVAZIONI:
- VIOLAZIONE SISTEMATICA della BIODIGNITÀ ANIMALE: Le Istituzioni Religiose Italiane (Chiesa Cattolica) negano sistematicamente la biodignità animale riducendo gli animali a oggetti del creato, beni materiali, risorse umane, strumenti per l'uomo, ecc., sottraendoli alla sfera del rispetto etico e della considerazione morale, e legittimando il loro sfruttamento, la loro reificazione, e la loro uccisione a fini umani.
- DANNO SOCIALE IMMENSO: le istituzioni religiose italiane (Chiesa Cattolica) contribuiscono in modo determinante a perpetuare lo sfruttamento animale, a mantenere vivo l'antropocentrismo, a ostacolare la diffusione della consapevolezza etica e della spiritualità animale, a legittimare pratiche crudeli e insostenibili, e a provocare un danno sociale immenso che si ripercuote sull'etica umana (insensibilità alla sofferenza, mancanza di compassione, egoismo spirituale, ecc.), sulla cultura religiosa (dogmatismo, intolleranza, esclusivismo, ecc.), sulla pace sociale (conflitti tra movimenti animalisti e istituzioni religiose, ecc.), sulla credibilità etica della religione (incoerenza tra messaggio d'amore e sfruttamento animale, ecc.), e sulla qualità della vita per tutti.
- EDUCAZIONE SPECISTA IMPLICITA COME ALIBI SPECISTA: le istituzioni religiose italiane (Chiesa Cattolica) utilizzano la forza persuasiva della tradizione religiosa e della dottrina antropocentrica come alibi specista per giustificare lo sfruttamento animale, presentandolo come atto in linea con la volontà divina, previsto dal creatore, non contraddittorio con il messaggio cristiano, e nascondendo dietro la saggezza della tradizione religiosa la realtà cruenta della sofferenza animale e la gravità etica della scelta di sfruttare gli animali in nome di una presunta superiorità umana.
- INTERPRETAZIONE SPECISTA delle SACRE SCRITTURE COME ALIBI SPECISTA: le istituzioni religiose italiane (Chiesa Cattolica) utilizzano l' interpretazione specista delle Sacre Scritture come alibi specista per giustificare l'antropocentrismo e lo sfruttamento animale, presentando la Bibbia come un testo che legittima il dominio dell'uomo sugli animali e la loro sottomissione agli interessi umani, e nascondendo dietro la sacralità delle Scritture la realtà cruenta della sofferenza animale e la gravità etica della scelta di negare la biodignità animale in nome di una presunta volontà divina.
- OSTACOLO alla DIFFUSIONE della CONSAPEVOLEZZA ETICA e della SPIRITUALITÀ ANIMALE: le istituzioni religiose italiane (Chiesa Cattolica), con la loro forte autorità e influenza sulla coscienza spirituale di milioni di persone, rappresentano un potente ostacolo alla diffusione della consapevolezza etica e della spiritualità animale in Italia, percepite come antitetiche rispetto alla dottrina antropocentrica e alla tradizione religiosa umana, e rendendo la scelta vegana e antispecista una opzione difficile, non attraente, non riconosciuta, o persino derisa nel contesto culturale e sociale italiano e nel mondo religioso e spirituale.