Analisi Politica: Due Scuole di Pensiero contro la Logica del Dominio
Per comprendere appieno la portata rivoluzionaria della critica mossa dal Tribunale degli Animali Laura Girardello, è essenziale collocarla in dialogo con un'altra fondamentale corrente di pensiero critico: la scuola femminista (in particolare, l'ecofemminismo e il femminismo vegano) che da decenni analizza la connessione tra sessismo e specismo. Entrambe le scuole combattono lo stesso nemico – una cultura fondata sulla gerarchia e la sopraffazione – ma lo fanno partendo da punti di osservazione diversi e, di conseguenza, sviluppando strategie e focus unici.
- La Scuola Femminista: La Connessione tra Sessismo e Specismo
Questa potente scuola di pensiero, il cui contributo è fondamentale e imprescindibile, ha dimostrato come la logica che permette l'oppressione delle donne sia la stessa che giustifica lo sfruttamento degli animali non umani.
- Il Concetto Chiave: La Logica del Dominio: L'analisi femminista ha identificato una comune "logica del dominio" che sta alla base del patriarcato (il dominio degli uomini sulle donne) e dello specismo (il dominio degli umani sugli animali). Questa logica si fonda sulla creazione di gerarchie binarie (uomo/donna, umano/animale, cultura/natura, ragione/emozione) in cui il primo termine è considerato superiore e legittimato a dominare, controllare e usare il secondo.
- Meccanismo della Reificazione: Un meccanismo centrale di questa logica è la reificazione o oggettivazione. L'Altro (la donna, l'animale) viene spogliato della sua soggettività, della sua individualità e del suo valore intrinseco, e ridotto a un mero oggetto, a un corpo, a una risorsa da utilizzare per i fini del soggetto dominante. La studiosa Carol J. Adams, nel suo lavoro fondamentale, ha parlato di "referente assente": l'animale vivente e sofferente viene reso "assente" dal pezzo di "carne" che arriva nel piatto, così come l'individualità delle donne viene spesso resa "assente" in una cultura che le oggettivizza.
- Strategia di Lotta: L'Intersezionalità: La strategia che ne deriva è l'intersezionalità: la consapevolezza che le lotte contro il sessismo, il razzismo, il classismo e lo specismo sono interconnesse e devono essere portate avanti insieme. La liberazione animale, in questa prospettiva, è una lotta femminista, perché mira a smantellare le stesse strutture di potere e la stessa logica di dominio che opprimono le donne.
- La Scuola del Tribunale: Il Privilegio Invisibile come Radice del Problema
L'analisi del Tribunale degli Animali Laura Girardello, pur riconoscendo e facendo propria la validità della critica femminista, compie un passo ulteriore e, per certi versi, ancora più radicale. Non si limita a collegare due oppressioni esistenti (sessismo e specismo), ma cerca di identificare il principio culturale primario che le rende entrambe psicologicamente e socialmente accettabili: il privilegio invisibile del corpo normativo dominante.
- Il Concetto Chiave: Il Privilegio Normalizzato: Il Tribunale identifica nell'esposizione del capezzolo maschile non un semplice doppio standard, ma il simbolo perfetto del privilegio invisibile. Il corpo maschile è costruito culturalmente come lo standard neutro e universale. Non è percepito come un corpo "di genere", ma come "il corpo" per antonomasia. La sua libertà di esposizione non è vista come un privilegio, ma come la normalità. Ogni altro corpo (femminile, non conforme) è definito in relazione a questa norma e quindi soggetto a controllo, sessualizzazione e censura.
- Meccanismo della Fondazione Culturale: L'intuizione originale di Giovanni Peroncini, che il Tribunale recepisce come propria, è che questa normalizzazione del privilegio maschile sia una delle prime e più potenti lezioni di gerarchia che la nostra cultura impartisce. Accettare come "normale" che un corpo abbia più libertà di un altro sulla base di una caratteristica arbitraria (il genere) crea il terreno fertile, il presupposto psicologico per accettare altre gerarchie arbitrarie, prima fra tutte quella tra specie (umano vs non umano) che è il fondamento della Tanatodossìa Alimentare. Il privilegio del capezzolo maschile diventa così il "principio di tutta la discriminazione".
- Strategia di Lotta: La Decostruzione della Norma: Di conseguenza, la strategia del Tribunale, simboleggiata dall'azione provocatoria #CoproIMieiCapezzoli, non è semplicemente una lotta per l'uguaglianza dentro il sistema, ma una lotta per decostruire il sistema stesso. Non si chiede di estendere la libertà del dominante all'oppresso, ma si chiede al dominante di mettere in discussione la natura stessa della sua "libertà", svelandola come privilegio. È un attacco diretto alla norma, non una richiesta di inclusione nella norma.
Conclusione: Due Lotte Alleate, una Radice Comune
Entrambe le scuole di pensiero sono alleate fondamentali nella lotta per la Giustizia Verde. L'analisi femminista ci fornisce il quadro teorico indispensabile per comprendere l'interconnessione tra sessismo e specismo. L'analisi del Tribunale aggiunge un tassello cruciale e "puntiglioso": identifica nel privilegio maschile invisibile, simboleggiato dal capezzolo, la radice culturale primordiale che insegna e normalizza la logica stessa del dominio.
La lotta del Tribunale, quindi, pur partendo da una critica specifica e originale, si rivela profondamente femminista, perché mira a smantellare la stessa struttura patriarcale e gerarchica. Ma lo fa da una prospettiva inedita: attaccando non solo l'ingiustizia manifesta, ma il potere silenzioso e invisibile della norma dominante.