PETIZIONE all’ O.N.U. : “Giustizia verde” per nuovi diritti (Febbraio 2014)
al Segretario generale dell’O.N.U., Sig. Ban Ki-moon
760 United Nations Plaza, New York, NY 10017, USA
all’ Esperto Indipendente dei diritti umani e dell'ambiente,
Sig. John Knox (ieenvironment@ohchr.org)
c/o Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights
Palais Wilson - 52 rue des Pâquis - CH-1201 Geneva, Switzerland
al Relatore speciale sulla situazione dei difensori dei diritti umani,
Sig.ra Margaret Sekaggya (defenders@ohchr.org)
c/o Office of the High Commissioner for Human Rights – Palais Wilson – U. N. Office
CH 1211 Geneva 10 – Switzerland
al Relatore speciale sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza, Sig. Githu Muigai (racism@ohchr.org)
Palais des Nations - CH-1211 Geneva 10 - Switzerland
al Relatore Speciale per i diritti dei popoli indigeni,
Prof. James Anaya (indigenous@ohchr.org) c/o OHCHR-UNOG
Office of the High Commissioner for Human Rights - Palais Wilson -1211 Geneva 10, Switzerland
Noi cittadini del mondo
- considerato che un grande mutamento culturale sta avvenendo in molti Paesi;
- considerato che i più recenti studi di Scienze matematiche, fisiche e chimiche ci trasmettono nuove conoscenze del cosmo, del nostro Pianeta e dei suoi abitanti, e nuove ipotesi di vita (da Fritjof Capra a Jeremy Rifkin);
- considerato che molti testi sono stati scritti da filosofi e giuristi (tra i quali Peter Singer, Tom Regan, Gary L. Francione, Luisella Battaglia, Francesca Rescigno, Gino Ditadi, Jim Mason, Marco Maurizi, Leonardo Caffo, Paola Cavalieri, Erik Marcus);
- considerato che, oltre alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, alla Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale, alla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, alla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, alla Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, alla Convenzione internazionale sui diritti delle donne, alla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, alle varie Convenzioni internazionali sull’ambiente, anche una Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale è stata presentata all’UNESCO (15 ottobre 1978);
- considerato che in molti Paesi del mondo sono sorti movimenti “verdi” e associazioni ambientaliste, animaliste, vegane, antivivisezioniste e per i diritti degli animali;
- considerato che si è creato in molti Paesi un nuovo sentimento popolare di “rispetto” per la natura e per ogni “diverso” umano e non umano, per una nuova etica che si apra al riconoscimento e alla tutela di tutti gli esseri viventi e all’eliminazione dei pregiudizi di razzismo e specismo;
Riteniamo necessario e urgente un Documento O.N.U. che definisca un nuovo rapporto tra l’Homo sapiens e il suo ambiente per sottolineare la complementarità tra diritti umani, diritti dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi.
Proponiamo quindi il seguente documento elaborato dall’Agenda del Pianeta Terra.
PROPOSTA 2013
Premesso che
- la vita è una, tutti gli esseri viventi hanno una comune origine che, nel corso dell'evoluzione, si è diversificata;
- tutti gli esseri viventi sono soggetti interdipendenti, interconnessi, e autorganizzati nell'equilibrio naturale;
- ogni individuo umano e non umano è portatore di diritti naturali alla vita, alla libertà, alla dignità.
Noi umani, ritenendo che la nostra specie non sia al centro dell'universo né tantomeno proprietaria della Terra né da essa separata e isolata ma in essa profondamente integrata, in nome della giustizia interspecifica proponiamo:
Art. 1
Tutti gli animali umani e non umani hanno eguali diritti all'esistenza e alla co-evoluzione nell'ambito dell'equilibrio biologico, nella diversità delle specie, degli individui, delle culture.
Art. 2
Nessuno può uccidere, perseguitare o privare del loro territorio individui, gruppi e popolazioni umane e non umane per motivi commerciali, bellici, industriali o per altre cause che non riguardino il loro benessere.
Art. 3
Riteniamo dannosi alla Comunità:
A) la BIOFOBIA che è paura-odio-discriminazione da parte degli umani nei confronti della natura e dei non umani;
B) il RAZZISMO che è paura-odio-discriminazione verso individui, gruppi e popolazioni umane per differenze di colore, di struttura anatomica, di condizione personale o sociale, di etnia, di lingua o linguaggio, di opinione, di religione, di morale, di orientamento sessuale, di identità di genere;
C) lo SPECISMO che è paura-odio-discriminazione degli umani verso tutte le specie non umane o verso alcune altre specie.
Art. 4
Condanniamo:
A) l’ECOCIDIO, che è l’uccisione di un ecosistema, poiché distruzione dell’ambiente e inquinamento producono malattie e morte;
B) il BIOCIDIO di umani e non umani, che è un crimine contro la vita.
C) il GENOCIDIO di umani e non umani, che è un crimine contro tutte le specie.
Art. 5
I diritti civili e politici, economici, sociali e culturali sono regolati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici e dalla Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, richiedono tuttavia sempre maggior approfondimento per i diritti naturali e per i temi ambientali.
Art. 6
I diritti naturali dei non umani devono essere riconosciuti e tutelati dalle leggi della Comunità umana.
Art. 7
Ogni animale ha diritto al rispetto:
- non deve quindi subire sofferenza, crudeltà, maltrattamenti per alcun motivo;
- non deve quindi essere ucciso se non per urgente legittima difesa;
- non deve quindi essere oggetto di compra-vendita, né essere posseduto, né usato, né detenuto, né reso schiavo per alcun fine;
- non deve quindi essere allevato, trasportato, commerciato, ucciso per nessun fine;
- non deve quindi essere oggetto di sperimentazione a scopi scientifici, medici, didattici, industriali, bellici, commerciali e simili;
- non deve quindi essere usato e/o ucciso per divertimento, sport, spettacoli, riti, manifestazioni, feste religiose e popolari di nessun genere.
Art. 8
La comunità umana, nella libertà e nell’amore, deve superare l’ignoranza e l’indifferenza con la “responsabilità”, con l’informazione e la conoscenza delle attuali scienze matematiche, fisiche e chimiche, non trascurando lo studio della filosofia e della psicologia che favoriscono l’empatia e le relazioni amichevoli di convivenza e di rispetto.
Art. 9
L’educazione dei cittadini di ogni Stato deve, fin dall’infanzia, favorire la comprensione e l’amore verso gli altri, umani e non umani, verso la natura e la vita.
Laura Girardello e Giovanni Peroncini
Agenda del Pianeta Terra